Associazione che si occupa di disturbi del comportamento alimentare e violenza di genere.

11 segnali che soffriamo di bassa autostima

Sentirsi inadeguati, inferiori, sentire di non valere, percepirsi come persone non meritevoli d’amore…sono pensieri che posiamo sperimentare almeno in un periodo negativo della nostra vita. Può capitare a tutti di vivere momenti di insicurezza, o provare sensazioni di inadeguatezza quando si è nel bel mezzo di determinate circostanze e situazioni. Tutto questo può essere anche “normale”, se vissuto entro un certo limite.

Tuttavia, quando questi pensieri disfunzionali iniziano a mettere radici più profonde al punto di compromettere la qualità della nostra stessa vita, forse è il caso che facciamo qualche passo indietro.

La poca stima di sé può essere una vera e propria arma puntata contro

La bassa autostima è una forza vampirizzante che divora e distrugge tutto ciò che di bello possiamo avere e sognare: il nostro potenziale, i nostri talenti, sogni, relazioni… I complessi di inferiorità possono diventare uno stile di vita, e l’incapacità di amarsi può diventare convinzione di valere poco.

Vivere non significa solo esistere, ma essere e creare, saper godere e soffrire, e non dormire senza sognare

E’ allora che la bassa autostima inizia a diventare una vera e propria forma di auto-distruzione, che con il tempo guasta i rapporti, distrugge sogni ed aspirazioni e paralizza talenti e potenzialità, abituando la persona a credere di non avere gli strumenti adatti per vivere una vita all’altezza delle proprie aspettative.

Come nasce la bassa autostima

Forse avete sentito fino alla nausea la frase : ”Se tu non ti ami, chi mai potrà amarti?”. Anche se questo concetto contiene un fondo di verità, nella vita avviene spesso l’esatto contrario: molte persone imparano a credere in se stesse soltanto quando trovano qualcun’ altro che crede in loro.

La nostra autostima dipende moltissimo dalle esperienze che abbiamo avuto nei primi anni di vita: se le relazioni con le persone che si occupavano di noi ( genitori, nonni, insegnanti, ecc) sono state positive e gratificanti avremmo sviluppato probabilmente un immagine positiva di noi stessi.

Se invece, i rapporti con chi ci stava vicino sono stati improntati all’ insegna della freddezza e delle critiche, quasi sicuramente avremmo sviluppato un opinione negativa di noi stessi e faremmo fatica ad accettarci e a credere nelle nostre potenzialità. Il bambino che non si sente accettato per quello che è veramente nella totalità del suo essere, tende ad incolparsi e a pensare:” Se i miei genitori mi criticano/ mi paragonano agli altri / non mi vogliono abbastanza bene , allora deve esserci qualcosa che non va in me”.

Questo bambino comincerà a credere che i suoi genitori non lo apprezzano abbastanza perché lui è stupido, cattivo, sbagliato, non si merita l’amore e comincerà a sviluppare un immagine negativa di se stesso.
Fortunatamente, anche se si ha avuto un infanzia poco felice, è possibile imparare a volersi bene ma soprattutto imparare a guardarsi con occhi più benevoli.

Effetti della poca stima di sé nella vita quotidiana

Quando si ha uno scarso concetto di se stessi, le percezioni che tc arrivano dalla realtà, condizionano la nostra capacità di osservare e valutare obiettivamente le situazioni: di conseguenza, cambiano le conclusioni a cui giungiamo.

Ecco quali sono le conseguenze di valutazioni condizionate dalla bassa autostima:

 

1) La paura dell’insuccesso ci induce a una mancata espressione delle nostre risorse personali, del nostro potenziale umano e delle nostre reali capacità, perché ci blocca alla non azione, confinandoci a una vita e a un lavoro molto al di sotto delle nostre potenzialità

2) La percezione errata di se stesso e il senso di inferiorità uccide i nostri sogni, le nostre aspirazioni; le occasioni restano perdute e le opportunità sprecate, e questo principalmente perché noi per primi facciamo fatica a credere in ciò che possiamo fare.

3) La paura di non essere accettati, giudicati, il bisogno di essere approvati, ecc… sono tutti pensieri invalidanti che pregiudicano la qualità delle nostre relazioni sia sociali che sentimentali. L’incapacità di piacersi ci rende egoisti a tratti narcisisti e fondamentalmente incapaci di apprezzare il buono che c’è negli altri. Ciò ci porta, col tempo, ad essere eccessivamente esigenti con chi ci è accanto, caricandoli della responsabilità di farci sentire all’altezza, quando noi per primi siamo convinti dell’opposto.

11 segnali che soffriamo di bassa autostima

La bassa autostima può essere riconosciuta attraverso alcuni segnali molto chiari:

1) Perfezionismo

Il perfezionismo potrebbe essere riconducibile alla scarsa autostima. Il perfezionista cerca di corrispondere all’immagine ideale che ha creato per se stesso, e a non raggiungerlo, sente un senso di frustrazione, fino al disprezzo; ogni errore è una buona scusa per auto rimproverarsi e criticarsi costantemente.

2) Linguaggio

Una persona con scarsa autostima nel suo discorso usa costantemente determinate parole. In primo luogo ci sono le frasi negative: “è impossibile; non sono sicuro; non sono pronto; non possiedo delle conoscenze pertinenti, sì…ma…” In secondo luogo, scuse costanti. E in terzo luogo, frasi che riducono il valore del suo lavoro e del suo comportamento. Sicuramente avrete sentito scuse quali: “sono stato solo fortunato; la maggior parte del lavoro l’hanno fatta i miei colleghi e io li stavo solo aiutando”, e così via.

Le persone con bassa autostima non comprendono i complimenti e i ringraziamenti, cercano subito di discutere e dimostrare il contrario. Perché? È il senso di colpa, non importa quale. Potrebbe essere che dal loro punto di vista il lavoro non è stato fatto bene oppure non vi si sono dedicati abbastanza. Il senso di colpa è il segno più evidente grazie al quale è possibile identificare la persona che non pensa troppo a se stessa.

3) Il senso di colpa

Il senso di colpa, come il perfezionismo, è un altro indicatore della bassa autostima. Una persona con bassa autostima soffre di costante autocritica e non è in grado di percepire gli errori del passato, da qui proviene il senso nevrotico di colpa nelle persone insicure. Alla base del senso di colpa si intrecciano diverse forme di relazionarsi con se stessi. Per esempio, la maggioranza delle persone che sperimentano costantemente il senso di colpa non credono di meritarsi l’amore e la gratificazione che gli offre la vita e per questo motivo approfittano per ogni minimo errore per auto punirsi.

4) Invidia

L’invidia è uno stato sicuramente ricollegabile alla svalutazione di se stesso, chi soffre di scarsa autostima tende a desiderare di essere come gli altri, nutre profondo disagio e risentimento nei confronti delle persone, tanto da augurare del male solo per il fatto di possedere una determinata qualità.

5) La giustificazione

Di solito usano le giustificazioni o le scuse quando vogliono mostrare sicurezza oppure vogliono dare una buona impressione di se stessi. Ad ogni modo, senza rendersene conto, mostrano la loro insicurezza, cercando negli altri la loro approvazione. In questi momenti il dubbio, l’incertezza di quello che potrebbero pensare e l’insicurezza fanno loro dimenticare che hanno diritto alle proprie personali decisioni, piacciano o meno agli altri. Cercano, quindi, di mascherarle o trasformarle in base al criterio altrui.

6) La mancanza di iniziativa

L persone con bassa autotima manifestano difficoltà a intraprendere o promuovere azioni volontarie. Piuttosto che prendere iniziative proprie, preferiscono accodarsi a quelle intraprese dal partner, dall’amico o dal gruppo di turno. Esempio pratico: non propongono mai attività ricreative da svolgere con gli amici (gite, uscite, appuntamenti) ma si limitano ad accodarsi al programma degli altri.

7) L’indecisione

Qualsiasi tipo di scelta, dalla più semplice a quella più articolata, dal comperare uno spazzolino da denti a quella di cambiare città, può rivelarsi un compito complesso e iper-problematico per  le persone con bassa autostima.  Potrebbe anche succedere che postpongono la decisione di giorni, settimane, trascinandosi dietro l’indecisione con tutti i processi mentali, sperando poi che sia il caso a scegliere per loro. Però che sofferenza!

8) Tentativo di evitare i conflitti

Le persone con bassa autostima sono pronti a tutto pur di evitare i conflitti o la tensione tra le persone. Tutto deve essere in armonia, anche se la si ottiene con una bugia bianca: la classica bugia che si dice per salvarsi…

9) Diffidenza

Può succedere che le persone con autostima bassa mostrino aperta diffidenza e cinismo verso gli altri. Questa è solo una variante della posizione di protezione…come si suol dire “la miglior difesa è l’attacco”.

10) Narcisismo

Non sono poche le persone che soffrono di bassa autostima e cercano di compensarla assumendo atteggiamenti di superiorità o di arroganza. La bassa autostima viene pertanto mascherata e compensata da atteggiamenti sprezzanti, altezzosi e arroganti.

11) Affaticamento, insonnia, mal di testa…problemi psiosomativi

I sintomi della bassa autostima possono essere sia psicologici, fisici he psicosomatici. Secondo gli psicologi un’estrema insicurezza porta all’insonnia cronica, alla stanchezza e al mal di testa. La bassa autostima può coinvolgere sintomatologie più interne, legate all’apparato digerente o intestinale.

Cosa possiamo fare per rafforzare l’autostima?

Questi sono i maggiori indicatori ravvisabili in uno stato di autostima Bassa, un malessere che può essere assolutamente curato e risolto. Ecco una piccola lista di consigli:

  • Ponetevi obiettivi realistici
  • Siate coscienti dei vostri limiti
  • Apprezzate le vostre qualità
  • Trattatevi con affetto e siate positivi
  • Fate critiche costruttive
  • Regalatevi tempo libero
  • Cercate di essere assertivi
  • Fate esercizio fisico
  • Non paragonatevi agli altri

Potremmo aggiungere altri consigli, ma già questi sono piccoli passi che possono fare una grande differenza. Avere fiducia in se stessi non è sempre facile, ma non è mai impossibile. È anche importante poter condividere le nostre emozioni, i problemi, con i familiari o con un amico.

Troppo spesso ci convinciamo di poter affrontare tutto da soli oppure che non sia opportuno amareggiare gli altri con i nostri problemi. Invece, parlare, a volte, ci fa trovare una soluzione più velocemente.

Fonte Psicoadvisor