Associazione che si occupa di disturbi del comportamento alimentare e violenza di genere.

Recalcati: «Anoressia, malattia dell’amore. Non è l’appetito che va curato»

Massimo Recalcati della Residenza Gruber, residenza privata accreditata che si occupa di anoressia a Bologna, è supervisore clinico. Come si spiega l’aumento esponenziale dei casi di disturbo alimentare?

«La diffusione epidemica dei disturbi alimentari, soprattutto dell’anoressia e della bulimia, è dovuta al fatto che il nostro tempo è dominato da due grandi miti. Il primo è il mito dell’immagine del corpo umano di cui l’anoressia è l’indice patologico, il secondo è quello del consumo dell’oggetto che si manifesta nell’abbuffata bulimica. A questo si può aggiungere un’ulteriore ragione e cioè che il disagio che coinvolge le relazioni affettive del nostro tempo è particolarmente profondo».

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Le Dipendenze tecnologiche

“Tutto quello che si fa lo si vuole condividere subito. Senza pensare alle conseguenze che ricadranno su di sé né tantomeno sugli altri. La tecnologia ci permette di vivere tutto in modo mediato, anche la paura e o un evento traumatico, e quindi di non viverlo sulla pelle, perché il corpo in questa dimensione non è presente. Non ci sono emozioni in quello spazio virtuale, e nulla è realmente condiviso. È mostrato, punto. Quando un adolescente filma qualcosa in realtà non sta provando alcuna emozione reale – dichiara Giuseppe Lavenia, Presidente dell’Associazione Nazionale Di.Te. […]

“L’anoressia è una malattia, non una scelta. Ma per queste ragazze una foto con il sondino è una vittoria”

GLI SCHERMI di Pc e smartphone per i ragazzi possono essere una finestra sul mondo, ma possono diventare anche una cella che imprigiona ogni volta che la porta della cameretta si chiude. Un clic separa migliaia di giovani da una realtà dove per dimagrire si può fare di tutto, dove i genitori sono esclusi e i coetanei suggeriscono sistemi di controllo del peso efficaci e pericolosissimi. Siamo nel mondo delle comunità Pro Ana e Pro-Mia (pro bulimia), dove migliaia di adolescenti, ma non solo, si buttano alla ricerca di consigli per dimagrire, digiunare, vomitare. Ma anche per cercare qualcuno con lo stesso problema, nella speranza di non sentirsi più soli. […]