Associazione che si occupa di disturbi del comportamento alimentare e violenza di genere.

Vincere l’anoressia

Vincere l’anoressia e comunicarlo sui social. È la storia di Emelle Lewis…Studentessa di psicologia 22enne di Huddesfield in Inghilterra che quando aveva 16 anni è arrivata a pesare 31 chili, mentre oggi la ritroviamo robusta e tonica negli scatti caricati sul suo profilo Instagram “emellegestwell” mentre addenta rigonfi donuts. Intervistata dal DailyMail la Lewis ha raccontato come la malattia sia nata quando frequentava il liceo a 15 anni e si sentiva “grassa e brutta” a confronto con le altre compagne di classe che avevano tutte il fidanzato. L’inizio del periodo di anoressia ha coinciso con po’ di palestra, ma soprattutto con una “dieta” ferrea.
Non mi sentivo malata. Nonostante la mia magrezza non pensavo di essere io il problema. Mi sono quindi rifiutata di seguire le cure perché pensavo che tutti ce l’avessero con me”, ha spiegato la Lewis. Poi dopo sei anni di malattia, in cui è arrivata ad indossare vestiti da bambino per coprirsi, Emelle attua la sua svolta, chiede alla madre di cercarle un centro medico che la possa aiutare. “Ho sofferto di anoressia per 6 anni e ora sono sulla via della guarigione”, scrive .
Ad ogni modo la Lewis ha poi lanciato un messaggio a tutte le persone che soffrono di questo disturbo: “L’anoressia ti fa credere che non vuoi migliorare, che non c’è niente di veramente sbagliato in te – ha dichiarato la ragazza – Il modo migliore per superarla è rendersi conto che questi pensieri non sono tuoi, ma soprattutto devi trovare un qualcosa che ti appassiona, su cui puoi concentrarti tutto il tempo e usare le tue energie per raggiungerlo. Viviamo una volta sola, non sprecate la vostra vita”.

FonteIl Fatto Quotidiano